Compatibilità in ogni situazione

Come si concilia la cura dei figli e la carriera? Questa è una domanda che viene subito in mente a molte persone quando pensano all'equilibrio tra lavoro e vita privata. Tuttavia, fattori molto diversi possono giocare un ruolo a seconda della fase della vita. Una persona svolge attività di volontariato, un'altra ha un hobby che richiede tempo. Una politica delle risorse umane orientata alla fase della vita tiene conto di queste esigenze individuali. Abbiamo chiesto a tre dipendenti come ne traggono vantaggio, indipendentemente dal fatto che abbiano figli o parenti bisognosi di assistenza.

"Come badante, lavoro a turni. Faccio anche volontariato per allenare una squadra di calcio per bambini il martedì e il giovedì. Mi piace molto. Ma questo significa anche che non posso lavorare nel tardo pomeriggio in questi giorni. Fortunatamente, il nostro datore di lavoro ci lascia la libertà di organizzare i nostri orari come squadra. Questo significa che posso spiegare personalmente ai miei colleghi perché non posso fare un turno in questo periodo. Sono molto comprensivi quando li sostituisco altrove. Questo non fa che giovare a tutti".

Sarah Hubig, 28 anni, specialista in una casa di cura

"Il mio lavoro è molto impegnativo dal punto di vista mentale. Il fine settimana spesso non è sufficiente per rilassarsi, soprattutto perché ci sono anche commissioni da fare, come la spesa, le pulizie o la dichiarazione dei redditi. Ecco perché ho ridotto le mie ore lavorative settimanali da 40 a 32 per un periodo di tre mesi. Fortunatamente, il mio datore di lavoro è molto flessibile. Le riduzioni dell'orario di lavoro fino a un giorno alla settimana sono relativamente facili da attuare. Ho solo dovuto compilare un modulo e discutere con il mio datore di lavoro quali compiti non posso svolgere durante questo periodo. Utilizzo il mio giorno libero in più per fare shopping, godermi il bel tempo o semplicemente leggere di nuovo".

Thorsten Kowalski, 32 anni, consulente per la comunicazioner

"Vado spesso a fare surf durante le mie vacanze. Le migliori destinazioni richiedono lunghi viaggi. Inoltre, non ho quasi mai l'opportunità di allenarmi in Germania. Ciò significa che ho sempre bisogno di un certo periodo di tempo per recuperare le forze. Faccio dei veri progressi solo dopo tre o quattro settimane. Il mio datore di lavoro di solito limita la durata delle ferie a un massimo di quattro settimane. Purtroppo, questo non è sufficiente per il mio hobby. Poiché non ho figli e quindi prendo le ferie solo al di fuori delle vacanze scolastiche - anche su richiesta del mio datore di lavoro - abbiamo concordato che posso prendere tutte le mie ferie annuali in un'unica soluzione. Un altro vantaggio sia per me che per il mio datore di lavoro è che posso davvero staccare la spina durante una vacanza più lunga e tornare al lavoro con un'energia rinnovata".

Carsten Schneider, 47 anni, Project Manager